" /> TCR ITALY TOURING CAR CHAMPIONSHIP - <p>Andrea Argenti si schiera al via di Misano con la seconda Cupra DSG di Gentili  </p>

Andrea Argenti si schiera al via di Misano con la seconda Cupra DSG di Gentili  

Il pilota romano torna in una categoria che ha affrontato anche in passato. "Ho corso un po' con tutto, perché mi piacciono più le gare che le auto"

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La decisione è stata presa dopo la sua partecipazione alla Coppa Italia Turismo di domenica scorsa, 21 aprile a Vallelunga: in quella occasione Claudio Gentili, team principal di Brothers in Arms e Andrea Argenti, vecchia conoscenza del TCR, hanno deciso di proseguire la propria avventura, partecipando alla gara inaugurale della stagione 2024 del TCR Italy in programma dal 3 al 5 maggio al Marco Simoncelli World Circuit di Misano Adriatico. Il pilota romano, 57 anni, amministratore delegato di una azienda editoriale, guiderà la seconda Cupra DSG (l'altra è affidata a Fazioli) almeno per la prima corsa. Argenti è un pilota che conosce molto bene il TRC che lo ha visto protagonista in differenti stagioni, l'ultima nel 2020 con la Opel Astra del South Italy Racing Team.

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Proprio su questo sito qualche anno fa, parlando della scintilla delle corse, aveva dichiarato: "La mia passione deriva da quella di mio nonno, che aveva una Cisitalia talmente antica che ancora non sono riuscito a risalire al modello. Poi la scintilla è scoccata quando avevo 12 anni e mia sorella maggiore Alessandra mi portò con sé e con un suo amico a una gara di Formula 2 a Vallelunga. Correvano piloti come Andrea De Cesaris, i fratelli Corrado e Teo Fabi, Derek Warwick e Manfred Winkelhock, che l’anno dopo salirono in Formula 1. Da allora la passione per il motorsport non mi ha più abbandonato”.
Prima di approdare al TCR aveva corso proprio con Gentili nella Renault Clio, per poi passare a Smart e Fiat 500 aspirata. "Macchine come con le quali ho vinto molto". Ma nel corso della sua carriera ha avuto modo di sedersi al volante di BMW e Viper GT. "Ho provato un po' di tutto perché mi piacciono più le gare che le auto".